mercoledì 30 marzo 2016

Vapori Vaginali

Care Amiche, Colleghe … Donne.

Desidero condividere con voi una mia esperienza, sperando che possa esservi utile come lo è stata per me.
Tempo fa ho letto un articolo che parlava di Vapori vaginali. Non vi nascondo che ci è voluto un po' per capire che erano semplicemente dei comuni suffumigi. Praticamente un bagno di vapore intimo...

Veniva affrontato il problema dei dolori mestruali, delle perdite scure prima e dopo il ciclo, dei grumi gelatinosi e si diceva che il metodo era un'ottima cura preventiva.

Più andavo avanti nel leggere più capivo di avere anch'io quei tipi di disturbi.
Incuriosita e interessata mi son detta: "Perché non provare?". In fin dei conti si tratta di un rimedio antico e facile da mettere in pratica, tanto più sembra proprio che non ci siano controindicazioni o effetti collaterali.
Dopo aver letto attentamente le istruzioni, mi sono organizzata per le prime sedute (e lo sono nel vero senso della parola, visto che si deve stare a sedere) per una ventina di minuti, con sotto una pentola di acqua calda a temperatura tollerabile nella quale avevo lasciato in infusione le erbe prescelte, avvolta in una coperta, leggendo o semplicemente prendendomi cura di me stessa.

Ho usato solo parte degli ingredienti e nello specifico mi sono avvalsa delle proprietà di alcune piante officinali che avevo in casa: camomilla, lavanda e timo, ma la lista dalla quale attingere è lunga e variegata.
Il primo mese ho preso la cosa come una vera e propria terapia. Iniziavo a fare le sedute di bagni di vapore una settimana/dieci giorni prima dell'inizio del ciclo, tutte le sere prima di coricarmi e non vi nego che ero un po' provata, soprattutto nei giorni in cui rientravo tardi dalle prove di canto.

Poi, notando i miglioramenti e i benefici, non tanto nel primo ciclo mestruale ma nel secondo (diminuzione di macchie scure pre-ciclo e riduzione dei dolori mestruali), mi sono ricreduta sulla reale fatica di questo impegno. In effetti, ne valeva la pena!
A oggi ho già fatto tre cicli di Vapori vaginali e devo dire che mi sento meglio, non ho più macchie scure all'inizio del ciclo, grumi gelatinosi e dolori più o meno fastidiosi e inoltre mi sembra che anche il colore del mestruo sia leggermente più chiaro.

Un po' di storia: I Bagni di vapore vaginale o Yoni sono un vecchio trattamento per le donne utilizzato dalle levatrici Maya, dai guaritori tradizionali del centro e sud America e usato anche in Estremo oriente. La pratica è menzionata nelle prime cronache dei frati spagnoli che hanno descritto questo metodo di guarigione dei Maya e degli Aztechi.

Fare i vapori vaginali è veramente semplice, ti basta un po’ di accortezza, attenta che l’acqua non sia troppo calda e poche cose di seguito elencate.

- 2 litri di acqua
- 30 grammi di erbe officinali: origano, basilico, calendula, rosmarino e artemisia, bardana, camomilla, achillea, piantaggine, lavanda e timo. Le puoi usare separatamente o mescolare assieme
- una coperta abbastanza grande da avvolgerti. Mantenere tutta la fascia della pelvi al caldo è FONDAMENTALE.
- un’ora di tempo

Gli oli essenziali sono sconsigliati per i vapori vaginali perché troppo concentrati per questo scopo.

Indicazioni:
Immergi le erbe in una pentola di acqua bollente per dieci minuti con il coperchio. Alcune donne siedono sulla tazza del water mettendo la pentola dentro il water (se rimane ferma senza scivolare) oppure pulisci bene il bidet e versaci direttamente l’acqua con le erbe. Siediti sopra al vapore senza vestiti, dalla vita in giù, tenendo calda la zona con una coperta, che manterrà il vapore circoscritto nella zona. Naturalmente l'acqua non deve essere troppo calda per non scottare la vulva. Il caldo umido e le erbe sciolgono e rendono possibile il drenaggio di contenuti all'interno di cavità ( come anche i seni nasali quando si praticano i suffumigi per la sinusite o il raffreddore). Il caldo umido inoltre rilassa la muscolatura perineale e quella attorno al perineo. Con questa pratica , inoltre, ci si dà la possibilità di fermarsi e prendersi tempo e cura di sé. Cerca di restare sopra i vapori per una ventina di minuti, ascolta sempre e comunque il tuo corpo per regolare temperatura e durata della seduta. Coprirsi bene durante e dopo.

Il momento migliore per i vapori vaginali è la sera, prima di coricarti, così al termine della seduta potrai stare a letto coperta e rilassata tutta la note. Se questo non è possibile, cerca di ritagliarti almeno un ora di tempo in un luogo caldo, tranquillo e riparato da correnti d’aria.

Concludo dicendovi che ho scritto questo articolo per descrivervi un'esperienza che ho vissuto in prima persona e che in questi tre mesi ha cambiato il mio modo di vivere il ciclo mestruale.

Mi piacerebbe molto rispondere a tutte coloro le quali volessero chiarimenti e dettagli in merito.
Articolo scritto da Giovanna referente di Grosseto, se vuoi contattarla direttamente via mail scrivi a giovanna.grosseto@rossolimone.com


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